Cirillo I, paradigma della follia religiosa o lucido disegno politico?
Era balzato agli occhi anche di alcuni giornalisti lo straordinario silenzio della Chiesa russa in merito all'invasione dell'Ucraina, attribuendolo ad un dissenso marcato con l'operazione.
Ad eccezione di un nutrito gruppo di prelati e diaconi del Patriarcato di Mosca (o Chiesa ortodossa russa) che nei giorni scorsi aveva lanciato un accorato un appello per la pace e la riconciliazione, il suo più alto rappresentante, il Patriarca di Mosca Cirillo I, non si era ancora pronunciato sul tema e questo aveva suscitato qualche domanda in alcuni.
Fino ad ieri.
Infatti proprio in occasione del discorso tenuto nella "domenica del perdono", una sorta di inizio della quaresima per gli ortodossi, Cirillo I ha giustificato l'invasione come "una crociata contro chi difende i gay".
Cirillo I Da una foto di Serge Serebro, Vitebsk Popular News |
Sono note le posizioni profondamente omofobe di Cirillo, già nel 2016 aveva paragonato i matrimoni gay alle leggi naziste ed alla apartheid sudafricana, per arrivare allo scorso anno attribuendo sempre agli omosessuali la responsabilità dell'inizio della pandemia. Tutte dichiarazioni, si badi bene, fatte sempre a supporto della politica oppressiva di Putin.
Al di là della aberrante dichiarazione di quest'uomo, espressione di quel clericalismo fanatico che esiste anche da noi e si accompagna ad una destra rancida, da noi ben rappresentata dai vari Pillon ed Adinolfi, ed enormemente distante dal mio essere liberale che vede nella difesa delle libertà personali e la tutela della comunità il cardine di una azione politica seria, mi sono chiesto perché mai avesse fatto questa dichiarazione e perché proprio ora.
Premetto che non sono un fine conoscitore della cultura e della fede promossa dalla Chiesa ortodossa russa, ma ho capito leggendo vari esperti e storici che il sentimento religioso è molto forte nei russi, soprattutto nelle popolazione più anziana e quindi il Patriarca gode di una autorevolezza forse maggiore a quella che i cattolici riservano al Papa. Anzi si può dire che Papa Francesco è spesso contestato dagli ortodossi di noialtri, politici ( i soliti di prima) e non.
A questo ci possiamo aggiungere il noto legame di amicizia con Putin e nella mia mente comincia a delinearsi un quadro, forse surreale o forse no.
Anche se gli organi di informazione internazionale hanno abbandonato o stanno abbandonando la Russia, si hanno notizie di sempre più crescenti proteste e di arresti diffusi, si parla di più di 10.000 persone ma i numeri vanno comunque presi con le molle. Immagini di arresti per proteste, in un paese dove non è consentito manifestare contro il governo (Il "democratico Putin" amico della solita destra rancida, Salvini incluso) le abbiamo comunque viste e nonostante i vari tentativi di sminuirle da parte di qualcuno sappiamo che ci sono.
Questo potrebbe essere in effetti un segnale evidente che una buona parte della popolazione russa non ci sta ed ora che stanno cominciando a tornare i corpi dei soldati caduti, alle madri di quei poveri ragazzi deve essere data una motivazione valida della loro morte in questa "operazione speciale" contro i fratelli ucraini.
E allora eccolo li che, pronto a soccorrere l'amico Putin, Cirillo interviene con una dichiarazione studiata che va a fare leva sul quel profondo senso di intolleranza verso il diverso che già era insito nella popolazione russa, basta ricordare i numerosi ospiti dei gulag staliniani che lì "alloggiavano" perché omosessuali.
Questa "sacra" motivazione, cioè Il sapere che sono caduti "combattendo per la difesa dei valori della famiglia cristiana", può essere quindi la consolazione per molte di quelle madri che hanno perso i loro figli. -mentre lo scrivo mi viene in mente un'altra esponente di quella destra rancida nostrana che aborro e un brivido mi scorre lungo la schiena- . La religione si sa è uno strumento molto spesso al servizio del peggior potere.
L'URSS come entità politica non esiste più ma il nazionalismo misto al fanatismo esistono ancora e Putin ed i suoi accoliti ci basano senza scrupoli il loro potere.
Ricordiamoci anche qualcuno quel fanatismo e nazionalismo lo vorrebbe importare da noi.
Quindi no, non è un delirio di un pazzo ma un lucido disegno di propaganda di un un despota che attraverso il suo fido alleato fa leva sulle credenze e superstizioni di una popolazione che nelle campagne è spesso meno informata di coloro che vivono nelle grandi città, che sono poi quelli che scendono in piazza, quindi più facilmente condizionabile ed è infatti lì che Putin trova il suo maggiore consenso.
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