Biden e Blinken, il gioco del bastone e la carota?

Mi sono sempre chiesto se Biden fosse un politico all'altezza del ruolo o fosse un bluff, in questi ultimi due mesi però la mia visione da uomo comune è un po' più chiara.

Dietro quella sua aria sonnacchiosa, da nonno pacioso si cela in realtà uno che ha le idee chiare su quello che deve essere il ruolo degli USA nello scacchiere internazionale. Appare evidente che da questa guerra sono quelli che ci guadagnano di più insieme ai cinesi.
Sono riusciti ad indebolire la Russia e l'Unione Europea senza spare un colpo di cannone.
La Russia anche se vincitrice uscirà malconcia daquesta guerra e potenzialemente subalterna alla Cina dalla quale sarà fortemente dipendente.
L'Europa perché ha messo a nudo ancora una volta la sua fragilità politica ma anche economica con la sua dipendenza dalle fonti energetiche che alla fine ne costituiscono anche una sudditanza politica.

In un sola occasione ha riportato l'Unione Europea sotto l'influenza economica degli Stati Uniti sottarendo alla Russia la fornitura di GAS naturale. Durante le ultime amministrazioni, quella Obama e soprattutto quella sovranista di Trump, solo la Gran Bretagna era rimasta partener economico preferenziale in Europa, con l'applicazione di dazi nei confronti delle esportazioni degli altri paesi europei.

In questa guerra quindi gli USA sono rimasti alla finestra, lasciando che il disegno si concretizzasse Con Biden e Blinken a svolgere rispettivamente le parti di chi agita il bastone e di chi usa la carota subito dopo per mantenere alta la tensione della Russia senza tirare troppo la corda.

Alle dichiarazioni di stampo di classico "macho" americano di Biden, come l'ultima di un paio di giorni fa in cui ha definito Putin macellaio - legittima considerazione, per carità, ma se la fa un uomo comune o non una figura istituzionale - fanno da contraltare le dichiarazioni più morbide e meno tranchant di Blinken subito dopo, a disinniscare immediatamente le possibili scintille.



Biden quindi si dimostra essere in realtà un abile giocatore sulla scacchiera internazionale, altro che "Sleepy Joe", quella è solo una maschera per celare la sua reale consistenza.

Il suo è un gioco sottile, per certi versi adrenalinico, dove l'Europa è solo spettatore impotente, ma ora il rialzo della posta da parte dei contendenti vede sul piatto la vita della popolazione ucraina e dei soldati russi, oltre che l'economia europea che pagherà un conto salato  e creerà instabilità e tutto ciòò che ne consegue.

Forse quindi adesso sarebbe l'ora di smettere i panni del cowboy, come giustamente hanno chiesto Macron e Scholz e lasciare lavorare la diplomazia, che sia turca, israeliana o cinese, evidentemente le uniche che possono arrivare ad una mediazione.


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